Informatica criminale. Diritto e sicurezza nell’era digitale
Un recente volume di Stefano Pietropaoli, pubblicato da Giappichelli in ottobre 2022, esamina alcune rilevanti questioni di informatica giuridica.
La quasi totalità della popolazione mondiale oggigiorno fa uso quotidiano di dispositivi informatici, quasi sempre collegati a Internet.
Attraverso l’uso di dispositivi informatici e di una connessione alla rete Internet è possibile condividere qualsiasi genere di dato informatico in maniera molto semplice.
Come noto a tutti, infatti, una volta disponibile, un dato può essere agevolmente inviato a specifici destinatari oppure messo a disposizione di un pubblico indiscriminato (ad esempio, tramite un sito web).
Questo approccio di perenne esigenza di pubblicazione porta con sè una serie di rischi tanto per chi in prima persona procede alla condivisione quanto per le altre persone che possono avere un rapporto con il dato condiviso.
Tecnicamente possibile vs. giuridicamente lecito
L’uso scorretto, illecito o ingiusto delle nuove tecnologie è dunque sempre più frequente e soprattutto poco percepito come tale.
Spesso, ciò che è tecnicamente possibile (ossia, tutto ciò che possiamo fare con i nostri strumenti informatici) non è necessariamente lecito.
Esaminando tutti questi aspetti, il volume Informatica criminale si propone di esaminare con dettaglio alcune criticità.

Vengono passati in rassegna i reati informatici in senso stretto attraverso una serie di casi di estrema attualità come il cyberstalking, la sextortion, il cyberbullismo le fake news, le violazioni nel trattamento dei dati personali, i discorsi d’odio in rete, il riciclaggio online, i malware come i ransomware.
Il ruolo della cybersecurity e dell’informatica forense
Tra le tematiche affrontate anche quelle relative ai campi di ricerca e di lavoro più importanti connessi a questi fenomeni: la cybersecurity e l’informatica forense.
Senza entrare eccessivamente nel dettaglio, il volume illustra come sia importante un approccio proattivo di protezione dato dalla cyber security.
Parimenti, nel momento in cui si consuma un reato, o più in generale occorre trattare prove informatiche contenute in un dispositivo informatici, il ricorso all’informatica forense consente di portare avanti un accertamento tecnico nei modi corretti, senza rischiare di inficiare le prove.